In questo quadro, la lotta dei metalmeccanici - 13 mesi di scioperi, manifestazioni, fino ai blocchi stradali e forroviari degli ultimi giorni - ha dimostrato che esiste la disponibilità, da parte dei lavoratori, a non retrocedere di fronte agli attacchi padronali.
Il programma presentato dall'Unione dimostra che la borghesia italiana si appresta a trovare in un futuro governo di centrosinistra il portavoce dei propri interessi: si continua sulla strada delle privatizzazioni, si rivendicano elementi di federalismo fiscale, si prolunga l'età pensionabile, si confermano gli assi del pacchetto Treu e della Legge 30 in tema di precarizzazione del lavoro.
La partecipazione del Prc alle primarie ha rappresentato, da parte del nostro partito, la benedizione in anteprima di questo progetto. E' un programma, infine, che dimostra il carattere illusorio anche dei compagni dell'Ernesto e di Erre, che pensano possibile condizionare il programma e le politiche dell'Unione.
Oggi più che mai è necessario un drastico cambio di rotta nella politica del nostro partito: occorre rompere con i liberali, per rilanciare il movimenti (operaio, contro l'occupazione in Iraq, studentesco) e avanzare nelle lotte un programma anticapitalista per costruire l'alternativa dei lavoratori.
Come maggioranza di Progetto Comunista c'impegneremo a garantire l'opposizione comunista ai governi della borghesia, siano essi di centrodestra o centrosinistra, nonostante il riuscito tentativo da parte della Segreteria nazionale di cooptare l'ex portavoce dell'area, Marco Ferrando. E' un fatto grave in quanto, in cambio della candidatura, è stato chiesto l'impegno a votare alla fiducia del futuro governo Prodi. Non ci riconosciamo in questa scelta e continueremo con coerenza a contrastare la deriva governista del partito.